Michael Jordan - Aforismi e Frasi Famose

frasi e aforismi
Campione di Basket Americano
(17 Febbraio 1963)

Posso accettare di fallire, chiunque fallisce in qualcosa. Ma io non posso accettare di non tentare.

Il talento ti fa vincere una partita. L'intelligenza e il lavoro di squadra ti fanno vincere un campionato.

So bene di essere nero, ma mi piacerebbe essere visto come persona, e questo è il desiderio di ognuno.

Non ho mai badato alle conseguenze dello sbagliare un tiro importante. Quando pensi alle conseguenze pensi sempre ad un risultato negativo.

Avrò segnato undici volte canestri vincenti sulla sirena, e altre diciassette volte a meno di dieci secondi alla fine, ma nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Trentasei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto.

Nella mia vita ho sbagliato più di novemila tiri, ho perso quasi trecento partite, ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto.

Ci sono momenti, quando sei stanco o non stai bene, in cui comincia una battaglia con te stesso.

Ho perso ogni motivazione. Nel gioco del basket non ho più nulla da dimostrare: è il momento migliore per me per smettere. Ho vinto tutto quello che si poteva vincere. Tornare? Forse, ma ora penso alla famiglia.

Saper difendere è una chiave essenziale del mio gioco. Dopo una certa età non puoi far conto soltanto sulla tua prestanza, ma devi saperti gestire e usare il cervello specie sotto al tuo canestro.

Il desiderio è la chiave della motivazione, ma è l'impegno deciso nel perseguire accanitamente il propio obiettivo, un impegno alla perfezione, che vi permetterà di raggiungere il successo desiderato.

Non importa quanta energia spendi per arrivare in fondo a una partita decisiva; quello che conta è ciò che ti rimane in corpo per vincerla.

Nella vita sportiva arriva un momento in cui ognuno deve smettere di giocare. O si fa la scelta da soli, o la fa qualcun altro, magari la stampa o il presidente di una società. Io ho la fortuna di averla presa autonomamente.