Dacia Maraini - Aforismi e Frasi Celebri

Aforismi e Frasi Celebri
Scrittrice, Poetessa, Drammaturga e Sceneggiatrice
(13 Novembre 1936)

La giustizia è fatta di distacco, comprensione, giudizio, non di ritorsione e regolamento di conti.
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È la carenza che fa galoppare i sensi e trottare la fantasia. La mancanza sta all'origine di tutti i pensieri desideranti. E anche di tutte le deformazioni più o meno segrete del pensiero.

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Le donne non sono angeli, né fantasmi ma persone e come tali vorrebbero essere trattate.
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I destini familiari si ripetono attraverso le generazioni, quasi una fatalità che si tramanda da padre in figlio, da madre in figlia. Non so se sia una maledizione o una benedizione.
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Un rapporto d'amicizia che sia fra uomini o fra donne, è sempre un rapporto d'amore. E in una carezza, in un abbraccio, in una stretta di mano a volte c'è più sensualità che nel vero e proprio atto d'amore.
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Spesso i figli sono più savi dei genitori e finiscono per fare loro da padri e madri. Ma può succedere che questo non permetta ai genitori di crescere.
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I bambini hanno sguardo e memoria, anche quando sembra che non osservino.
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Il tempo è una scusa. Quando si ama una cosa il tempo lo si trova.
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Non c'è niente di eroico nel vile infierire su chi è più debole.
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È sempre per un soprassalto dell'immaginazione che si diventa gelosi.
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Mi piace innamorarmi. È uno stato che mi dà calore, leggerezza.
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L'amore dovrebbe rendere liberi, non schiavi. È una distorsione psicologica e morale pensare che l'amore consista nel possedere e dominare l'altro.
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Per me l'amore è anche questo: stare vicini senza dirsi niente. Ci sono dei momenti in cui le parole fanno cilecca, sembrano senza vita in un rapporto d'amore.
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Può capitare di vivere senza "esistere".
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Il futuro è dei coraggiosi.
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L'ignoranza può essere sublime, ma è sempre perdente e conduce verso la catastrofe.
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Anche oziare, ma con consapevolezza, può essere un'arte.
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Dopo millenni di odi e di guerre per lo meno dovremmo avere imparato questo: che il dolore non ha bandiera.
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Nella sciattezza linguistica in cui viviamo c'è bisogno della poesia, che ha la funzione di avvicinarsi all'assoluto. In questo mercato generale delle parole, la parola poetica diventa un assoluto.
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I pochi felici che amano leggere poesie sanno che il carico dei suoni, delle parole può essere dolcissimo.
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Un poeta è uno a cui non interessano le storie, si concentra sulle visioni e lavora sul linguaggio.
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La poesia è l'operazione più artificiale che si possa immaginare. I poeti scrivono e riscrivono. Non improvvisano.
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La bellezza non è qualcosa per cui si gareggia: ciascuno ha qualcosa di bello da scoprire; l'attenzione è la chiave della scoperta.
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Il sentimento fraterno non è questo? Entrare nel cielo dell'altro e trovarlo pieno di nuvole soffici e accoglienti?
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Il silenzio, quando non è scelto, è pieno di echi sinistri, tracce di richiami falliti, di grida soffocate, di segnali di fumo che il vento ha disperso.
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Rifiutando il concetto di schiavitù umana si arriva, per onestà intellettuale, ad ammettere anche l'ingiustizia della schiavitù nei riguardi degli animali.
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Troppo spesso nella nostra società dello spettacolo chi uccide, tortura, sevizia, diventa un eroe, anche se si tratta di un eroe negativo.
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Un mio principio è non avere niente nella propria vita di cui non si possa parlare pubblicamente. Il che non vuol dire essere spudorati, ma solo sinceri.
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C'è un "perché" nascosto in tutte le cose che conduce ad un altro "perché", il quale suggerisce un piccolissimo imprevisto "perché", da cui scaturisce probabilmente un altro, nuovissimo e appena nato "perché".
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Credersi superiori è da piccini di mente. Siamo un granuccio di vita in un universo vorticante che precipita vertiginosamente verso chissà dove.
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Patetica eppure grandiosa è la capacità dell'essere umano di credere nel futuro nonostante l'amarezza e la piccolezza del suo destino.
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La memoria è la continuità del tempo, permette alla conoscenza di proseguire.
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Mantenere la stima di sé è il modo migliore per stare bene con se stessi.
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È l'idea della perfezione che tormenta, ferisce, guasta i rapporti che ogni donna ha con il proprio corpo.
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Mentre all'uomo si chiede di parlare secondo competenza e talento, alla donna si chiede di parlare con il corpo.
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