Franca Valeri - Aforismi e Frasi Famose


Aforismi e Frasi Famose
Attrice e Sceneggiatrice
(31 Luglio 1920)

Non odio l'umanità, semplicemente evito le persone che non mi piacciono.
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Ho sempre sfruttato il mio senso dell'umorismo, la mia ironia, la mia passione per osservare e scrivere del mondo che mi circonda.
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A me fa ridere solo Woody Allen. E me stessa.
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Ho sempre avuto una grande facoltà di far ridere. Anche da piccola al tavolo da pranzo ero istintivamente pungente. Negli anni ho saputo sfruttare il mio senso dell'ironia. E preferisco essere un'umorista piuttosto che una piagnona.
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Per me la tristezza non esiste. È solo una pausa per riprender fiato tra una battuta e l'altra. Serve a riordinare le idee, come un sorso di whisky per l' alcolista o la rosa dal gambo lungo per una signora ancien régime.
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Sono forse la più grande attrice italiana e anche una delle meno pagate.
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Lo snobismo è imperituro. Purtroppo di veri snob ce ne sono sempre meno. Vivono nascosti e vanno ricercati tra gli intellettuali più puri. Una volta erano le persone moderne, ma oggi la mondanità è un ricettacolo di volgarità, una pagliacciata.
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Cosa significa la parola triste non l'ha scoperto nemmeno Paul Valery, il mio poeta preferito quando, tanti anni fa, mi impadronii del suo cognome per nascondere Norsa, il mio cognome che, agli inizi, mi regalò il flop più tragico della mia carriera, Caterina di Dio, una tragedia scritta dal ventenne Giovanni Testori che, bontà sua, ahimé col mio pieno consenso mi scambiò per un'attrice drammatica.
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Amo la moda e non posso fare a meno d'essere elegante.
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Da quando ha abbandonato le scene Mina rappresenta il nostro tempo da un lato come icona, dall'altro attraverso le sue canzoni, sempre all'avanguardia, spregiudicate e innovative. Un'artista che è una grande donna, una donna che è una grande artista. Questa è Mina, l'idea della donna italiana.
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Io lotto per l'ironia nella donna, che mi sembra una conquista importante.
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Il mondo è così pieno di liberi pensatori che cambierei nome al fenomeno.
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L'uomo che ho amato di più nella vita è un signore che non mi ha fatto la corte ma non per colpa sua. Era nato qualche secolo prima di me. Si chiamava Rabelais, l'autore di Gargantua e Pantagruel che oltretutto, disdetta, era pure un frate!
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Walter Orioli

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