Georg Wilhelm Friedrich Hegel - Aforismi e Frasi Celebri

Filosofo Tedesco
(Stoccarda 1770 – Berlino 1831)

L'uomo che si isola rinuncia al suo destino, si disinteressa del progresso morale. Parlando in termini morali, pensare solo a sé è la stessa cosa che non pensarci affatto, perché il fiore assoluto dell'individuo non è dentro di lui; è nell'umanità intera.

Se i fatti non si adeguano alla teoria, tanto peggio per i fatti.

Niente di grande nel mondo è stato fatto senza passione.

Non preoccuparti del futuro, ma cerca di diventare fermo e chiaro nello spirito, perché la tua felicità non dipende dal tuo destino ma da come riesci ad affrontarlo.

Da un legno così storto com'è quello di cui è fatto l'uomo non si può ricavare nulla di perfettamente dritto.

L'uomo non è altro che la serie delle sue azioni.

La preghiera del mattino dell'uomo moderno è la lettura del giornale. Ci permette di situarci quotidianamente nel nostro mondo storico.

L'amato non ci è opposto, è uno con la nostra essenza: in lui vediamo solo noi stessi, e tuttavia non è noi: miracolo che non siamo in grado di capire.

Il matrimonio è essenzialmente monogamia poiché è la personalità, l'immediata individualità, a porsi in questo rapporto.

La verità in filosofia significa che un concetto e la realtà concreta corrispondono.

Negli amanti non vi è materia, essi sono un tutto vivente.

Ciò che è razionale è reale; e ciò che è reale è razionale.

Il delitto è ribellione all'autorità dello Stato, è la negazione del diritto, la pena è a sua volta la negazione del delitto e quindi la riaffermazione del diritto.

L'istruzione è l'arte di rendere l'uomo etico.

La fenomenologia dello spirito è la storia romanzata della coscienza che via via si riconosce come spirito.

Lo spirito di Gesù, che si è innalzato oltre la moralità, si mostra immediatamente rivolto contro le leggi nel sermone della montagna, che è un tentativo, compiuto per mezzo di parecchi esempi sulle leggi, di sottrarre a queste l'elemento legale, la forma di legge; esso non predica rispetto per le leggi ma indica ciò che le porta a compimento, le elimina come leggi; predica dunque un qualcosa che è superiore all'ubbidienza alle leggi e che le rende superflue.

La coscienza infelice è la coscienza di sé come dell'essenza duplicata e ancora del tutto impigliata nella contraddizione.

Un popolo che disprezza tutti gli Dèi stranieri deve covare in petto odio per tutto il genere umano.

L'Idea del dritto è la libertà; e per comprenderla esattamente bisogna riconoscerla nella sua nozione e nel suo Essere determinato.

Persino il pensiero criminale di un furfante è più grande e più sublime delle meraviglie del cielo.

La religione cristiana ha molti martiri, fatti eroi nel sopportare, ma non nell'agire.

Ognuno vuole e ritiene di essere migliore di questo suo mondo. Chi migliore è, esprime solo questo suo mondo meglio degli altri.

La rivoluzione divora i suoi figli.

Ciò che è noto, non è conosciuto. Nel processo della conoscenza, il modo più comune di ingannare sé e gli altri è di presupporre qualcosa come noto e di accettarlo come tale.

La scienza è un cerchio chiuso su se stesso, un cerchio di cerchi.

Ogni uomo ha dita, e può aver pennelli e colori, ma non per questo è pittore. Val lo stesso del pensiero. Il pensiero del dritto non è un che alla portata di tutti: l'esatto pensiero sta nel conoscere e profondamente conoscere la cosa; il che non si può avere che per via scientifica.

L'uomo è veramente uomo soltanto grazie alla cultura.

La semplice bontà può ottenere poco contro il potere della natura.