Francesco Guccini - Aforismi e Frasi Celebri

Musicista, Scrittore, Cantautore e Attore Italiano.
(Modena, 14 giugno 1940)

Ho una mia religiosità molto vaga, molto panteistica, per cui mi piace pensare di rincontrare tante persone che nel frattempo hanno deciso di andarsene prima di me. Io sono invece intenzionato a rimanere qua il più possibile, naturalmente.

La vita che buffa cosa, ma se lo dici, nessuno ride.

Di giorno bevo l'acqua e faccio il saggio, per questo solo a notte ho quattro soldi di messaggio.. da urlare in faccia a chi non lo raccoglie.

Avrei voluto comporre una canzone su Gesù, ma non ci sono riuscito.

E' meglio un giorno solo da ricordare, che ricadere in una nuova realtà sempre identica.

L'uomo, non tutti per carità, guarda pochi metri accanto a sé. E si scorda presto. La storia è maestra di pochi. Insegna poco davvero, a noi italiani.

Se penso a un giorno o a un momento ritrovo soltanto malinconia. È tutto un incubo scuro, un periodo di buio gettato via.

E che ci giunga un giorno ancora la notizia di una locomotiva come una cosa viva, lanciata a bomba contro l'ingiustizia!

Non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute, per colpa o per destino le donne le ho perdute.

Ogni opera, sia una canzone, sia una poesia, sia un libro, un romanzo etc…va per il mondo... e ognuno ha il diritto di interpretarla come vuole. Non è che il pensiero dell'autore sia necessariamente il pensiero giusto; non c'è un pensiero giusto: ci sono vari modi di interpretare una cosa.

Non me ne frega niente se anch'io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato!

D' altra parte, lo vedi, scrivo ancora canzoni e pago la mia casa, pago le mie illusioni, fingo d' aver capito che vivere è incontrarsi, aver sonno, appetito, far dei figli, mangiare, bere, leggere, amare... grattarsi!

Bologna è una vecchia signora dai fianchi un po' molli, col seno sul piano padano ed il culo sui colli.

Bisogna saper scegliere in tempo, non arrivarci per contrarietà. Tu giri adesso con le tette al vento, io ci giravo già vent'anni fa.

Il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto, l' ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto è un dio che è morto.

Uscire di casa a vent'anni, è quasi un obbligo..quasi un dovere. Piacere di incontri a grappoli, ideali identici: Essere e Avere.

I vecchi subiscono le ingiurie degli anni, non sanno distinguere il vero dai sogni.