Giovanni Verga - Aforismi e Frasi Celebri

Scrittore e Drammaturgo Italiano
(Catania, 2 settembre 1840 – Catania, 27 gennaio 1922)

Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole.

Il matrimonio è come una trappola di topi; quelli che son dentro vorrebbero uscirne, e gli altri ci girano intorno per entrarvi.

Siamo degli umili fiorellini avvezzi alla dolce tutela della stufa, che l'aria libera uccide.

La Madonna ci ha fatto il miracolo, perché il Signore ci è stato troppe volte in questa casa!

Maritati e muli vogliono star soli.

Amare la vicina è un gran vantaggio, si vede spesso e non si fa viaggio.

Né visita di morto senza riso, né sposalizio senza pianto.

Una mela fradicia guasta tutte le altre.

Uomo povero ha i giorni lunghi.

Al giorno d'oggi per conoscere un uomo bisogna mangiare sette salme di sale.

Cane affamato non teme bastone.

Chi fa credenza senza pegno, perde l'amico, la roba e l'ingegno.

Chi non sa l'arte chiuda bottega, e chi non sa nuotare che si anneghi.

Chi pratica con zoppi all'anno zoppica.

Ciascuno deve pensare alla sua barba prima di pensare a quella degli altri.

Dove ci sono i cocci ci son feste.

Fra suocera e nuora ci si sta in malora.

I vicini devono fare come le tegole del tetto, a darsi l'acqua l'un l'altro.