Fëdor Dostoevskij - Aforismi e Frasi Celebri

Aforismi e Frasi Celebri
Scrittore Russo
(1821 - 1881)
Segno Zodiacale Scorpione

Un essere che si abitua a tutto: ecco, penso sia la migliore definizione che si possa dare dell'uomo.
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Quando un uomo ha grossi problemi dovrebbe rivolgersi ad un bambino; sono loro, in un modo o nell’altro, a possedere il sogno e la libertà.
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Si conosce un uomo dal modo in cui ride.
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Se il giudice fosse giusto, forse il criminale non sarebbe colpevole.
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La donna? Solo il diavolo sa cos'è.
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Non è che io non accetti Iddio, è soltanto che in tutta umiltà gli restituisco il biglietto.
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Sì, l’uomo è largo, troppo largo. Vorrei che fosse più stretto. Quel che per la mente è vergogna, è bellezza e null’altro per il cuore.
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Se il diavolo non esiste, ma l'ha creato l'uomo, credo che egli l'abbia creato a propria immagine e somiglianza.
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La civiltà ha reso l'uomo più sanguinario di quanto non lo fosse un tempo.
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Tutta la vostra infelicità consiste nell’ignorare di essere belli! Ognuno di voi potrebbe rendere felici tutti; e questo potere è concesso a tutti, soltanto che è sepolto così profondamente dentro di voi stessi che non ci credete neppure più.
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Vi sono uomini che non hanno mai ucciso, eppure sono mille volte più cattivi di chi ha assassinato sei persone.
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Ama la vita più della sua logica, solo allora ne capirai il senso.
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Vivere oltre i quarant'anni è di cattivo gusto.
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Il segreto dell'esistenza umana non sta soltanto nel vivere, ma anche nel sapere per che cosa si vive.
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Agli uomini attivi manca di solito l'attività superiore: voglio dire quella individuale. Essi sono attivi come funzionari, commercianti, dotti, cioè come rappresentanti di una specie, ma non come uomini affatto determinati, singoli ed unici.
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L'uomo ama costruire, e tracciare strade, è pacifico. Ma da che viene che ami appassionatamente anche la distruzione e il caos?
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Abitiamo in un paradiso, ma non ci curiamo di saperlo.
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Il grado di civilizzazione di una società si misura dalle sue prigioni.
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Per essere veramente un grand'uomo, bisogna saper resistere anche al buon senso.
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La bellezza: che tremenda e orribile cosa! Là gli opposti si toccano, là vivono insieme tutte le contraddizioni!
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Per un momento le bugie diventano verità.
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È profondo come la psicologia, è una lama a doppio taglio.
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A volte l'uomo è straordinariamente, appassionatamente innamorato della sofferenza.
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La verità autentica è sempre inverosimile. Per renderla più credibile, bisogna assolutamente mescolarvi un po' di menzogna.
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Quando ogni uomo avrà raggiunto la felicità, il tempo non ci sarà più.
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La sofferenza è l'unico motivo della coscienza. E sebbene abbia dichiarato che secondo me la coscienza è per l'uomo è la più grande disgrazia, so però che l'uomo l'ha cara e non le scambierebbe colle maggiori soddisfazioni.
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L'arte e la rivolta non moriranno che con l'ultimo uomo.
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Il poeta, quando è rapito dall'ispirazione, intuisce Dio.
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È pericoloso reprimere nei giovani l'orgoglioso entusiasmo.
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L'umanità può vivere senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la bellezza non potrebbe più vivere, perché non ci sarebbe più nulla da fare al mondo. Tutto il segreto è qui, tutta la storia è qui.
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Dicono che chi è sazio non può capire chi è affamato; io aggiungo che un affamato non capisce un altro affamato.
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Vi giuro, signori, che aver coscienza di troppe cose è una malattia, una vera e propria malattia. Eppure sono convinto che non soltanto una coscienza eccessiva, ma la coscienza stessa è una malattia.
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Sarcasmo: l'ultimo rifugio per le persone modeste quando l'intimità della loro anima è stata troppo violata.
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Siamo tutti esuli dal nostro passato.
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Hanno pianto un pò, poi si sono abituati. A tutto si abitua quel vigliacco che è l’uomo.
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Forse io mi credo un uomo intelligente proprio e solo per questa ragione, che in tutta la vita non m'è mai riuscito di portare a termine nulla.
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Non c'è niente di più facile che condannare un malvagio, niente di più difficile che capirlo.
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Mi inventavo avventure, mi creavo una vita fittizia, tanto per vivere in un mondo qualunque. E tutto per via della noia; l'inerzia mi schiacciava.
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Eccoli gli uomini: vanno avanti e indietro per la strada: ognuno è un mascalzone e un delinquente per natura, un idiota. Ma se sapessero che io sono un omicida e ora cercassi di evitare la prigione, si infiammerebbero tutti di nobile sdegno.
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La malattia e l'umore morboso stanno alla radice della nostra stessa società, e intanto chi osa notarlo e indicarlo ha subito contro di sé lo sdegno generale.
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Idee e trucchi per mettere in pagina la propria immaginazione
Matteo Curtoni, Maura Parolini

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